L'elaborazione del progetto di strade riservate al traffico veloce delle auto, con il pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione, fu nel 1922 dell'ingegnere italiano Piero Puricelli. Un'idea davvero avveniristica, perché le auto in circolazione a quell'epoca erano poche. Nel 1923 circolavano complessivamente sulle strade italiane 84.687 autoveicoli, di cui 57mila automobili, 25mila autocarri e 2.685 autobus.
Il 21 settembre del 1924 viene inaugurato a Lainate il primo tratto, da Milano a Varese, di quella che diverrà l'Autostrada dei Laghi, prima autostrada realizzata in Italia.
La nuova strada era ad una sola corsia per senso di marcia, più che sufficienti per ospitare il passaggio delle poche decine di auto che vi circolavano ogni giorno. Non c'era un vero e proprio casello, ma il pagamento del pedaggio avveniva nell'area di servizio e sosta, che era obbligatoria.
Dal 1924 in avanti, a Lainate cominciarono ad arrivare tecnici da varie nazioni per studiare e copiare questa nuova strada veloce per auto, a pagamento. Era nata qui la "madre" di tutte le autostrade a pedaggio che hanno poi invaso il mondo.
Tuttavia la prima definizione normativa risale solo al 1933 con il Regio Decreto n. 1740 del 1933 che definiva le autostrade come strade riservate ai soli autoveicoli
Sotto il punto di vista temporale, nel mondo l'Autostrada dei Laghi è stata preceduta solo dall'AVUS berlinese, progettata nel 1909 e inaugurata nel 1921, ma con caratteristiche in parte diverse e per questo motivo il primato è conteso.